L’Immagine della Madre di Dio
Dopo il Concilio di Efeso (431) che proclamò essere Maria la Madre di Dio (Teotokos), a Costantinopoli si moltiplicarono le effigi nelle quali la santa Genitrice apre le braccia per mostrare il Figlio, conosciute anche col nome di Odigitria o di San Luca.
L’Immagine miracolosa della Civita è divinamente bruna e bella, col viso dolce, gli occhi profondi e l’espressione maternamente soave.
Il dipinto è stato restaurato
- Nel 1775 dal Cav. Pandozi di Lenola il quale staccò la tela dipinta dalla grossa tavola rosa dai tarli e su cui era attaccata, e la pose sopra una lamina di rame per meglio conservarla
- Nel1815 dopo che un fulmine colpì l’Immagine si rese necessario rimuovere la lamina di rame per risistemare il quadro su un nuovo telaio di legno
- Nel 1953 dal prof. Edelwiss Frezzan
- Durante la seconda guerra mondiale l’Immagine sacra fu messa in salvo dal rettore del Santuario don Lidio Borgese, che riuscì a nascondere l’immagine sotto il suo mantello. Senza farsi scoprire dalle truppe di soldati tedeschi, don Lidio viaggiò tra i monti Lepini, fino a Sonnino e Cisterna di Latina. Finalmente cessato il pericolo il Quadro fece ritorno al suo Santuario