Davanti all’Icona

L’antica Icona della Civita, attribuita all’evangelista Luca per la presenza di tre lettere, poste alla base del quadro: L.M.P. a significare “Lucas Me Pinxit”, è il cuore stesso del Santuario.

Nell’Icona c’è l’essenziale: Donna e Figlio, secondo le parole dell’Apostolo Paolo: «Dio mandò il suo Figlio, nato da donna» (Gal 4,4). La Donna è la piena di grazia, concepita senza peccato, Immacolata. Dio l’ha guardata con ammirazione e stupore, e l’ha scelta come Madre perché è figlia del suo Figlio: generata in Lui prima dei tempi è diventata Madre sua nella pienezza del tempo.

Il Bambino tiene nella mano sinistra la Croce che è appoggiata sul globo terràcqueo e con la destra benedice; e la prima benedetta è lei, la Madre, la Benedetta fra tutte le donne. Il suo manto celeste lascia risaltare la veste purpurea del Figlio: in Lui solo abita tutta la pienezza della divinità; lei, a viso scoperto, riflette la sua gloria.

«Ti saluto, o Maria, Madre di Dio, tu che hai portato la luce, tu purissima. Ti saluto, Vergine Maria, Madre e serva. Vergine, per mezzo di Colui che è nato da te; Madre, per Colui che hai tenuto tra le tue braccia. […] Ti saluto, Maria tesoro della terra; lampada che non si spegne; da te è nato il sole di giustizia» .                                                                                                   (San Cirillo di Alessandria Omelia 11: PG 77)