Indulgenze e Carità

L’indulgenza, dono senza prezzo della misericordia divina, è uno dei “segni” peculiari degli Anni giubilari. Lunedì 13 maggio la Penitenzieria Apostolica ha reso note le Norme sulla concessione dell’Indulgenza durante il Giubileo 2025.

Potranno ricevere l’indulgenza, con la remissione e il perdono dei peccati, tutti i fedeli «veramente pentiti», «mossi da spirito di carità», «che, nel corso del Giubileo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione  pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice».

Seguendo le disposizioni della Penitenzieria, l’indulgenza potrà essere applicata anche «in forma di suffragio alle anime del Purgatorio».

I fedeli, “pellegrini di speranza”, potranno ottenere l’indulgenza intraprendendo un pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare, verso almeno una delle quattro Basiliche Papali Maggiori di Roma, in Terra Santa o in altre circoscrizioni ecclesiastiche, e prendendo parte a un momento di preghiera, celebrazione o riconciliazione. Poi, ancora, «visitando devotamente qualsiasi luogo giubilare» e vivendo momenti di adorazione eucaristica o meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede e Invocazioni a Maria.

In caso di gravi impedimenti, i fedeli «veramente pentiti che non potranno partecipare alle celebrazioni, ai pellegrinaggi o alle visite», potranno conseguire l’indulgenza giubilare alle stesse condizioni se «reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita».

Un’altra modalità per conseguire l’indulgenza saranno, certamente, le «opere di misericordia e di penitenza, con le quali si testimonia la conversione intrapresa». I fedeli «seguendo l’esempio e il mandato di Cristo», sono stimolati «a compiere più frequentemente opere di carità o misericordia, principalmente al servizio di quei fratelli che sono gravati da diverse necessità». Allo stesso modo se si recheranno a rendere visita «ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà, quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro».

Lo «spirito penitenziale è come l’anima del Giubileo» e dunque l’indulgenza potrà essere ottenuta anche «astenendosi, in spirito di penitenza, almeno durante un giorno da futili distrazioni (reali ma anche virtuali) e da consumi superflui, nonché devolvendo una proporzionata somma di denaro ai poveri, o sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita». E, anche, dedicando parte del proprio tempo libero ad attività di volontariato.

Il testo integrale delle Norme è consultabile al link:

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2024/05/13/0392/00808.html

I fedeli pellegrini al Santuario della Civita che vogliono compiere un opera di misericordia possono sostenere le mamme che si rivolgono al Centro di Aiuto alla vita  per i loro bambini. Per sapere come fare visita la pagina dedicata su quetso sito